NUOVO FUTURISMO
Ridisegnare la città
Silvia Editrice, 2012


Le celebrazioni del centenario della nascita del futurismo, svoltesi con notevole pompa nel 2009-2010, hanno tuttavia lasciato in sospeso due importanti aspetti, la necessità di distinguere finalmente in termini di stretta pertinenza le due anime del movimento, quella della fase eroica milanese impersonata da Umberto Boccioni, con a latere Carlo Carrà e Luigi Russolo, e l’altra incentrata sulla figura romana di Giacomo Balla, con Gino Severini a fare, posizionato sulle rive della Senna, da attento
punto di raccordo. Più ancora che distinguere con cura questi due aspetti, sarebbe stato importante chiedersi quale ne fosse stata la rispettiva eredità e incidenza sui tempi lunghi, fino a lambire il panorama dei lavori tuttora in corso. Il nocciolo fondante del versante milanese-boccioniano potrebbe essere riportato al concetto di decostruzione, seppure ricorrendo a un anacronismo, visto che allora questo vocabolo
non esisteva, ma la sostanza sì, Boccioni svelleva i contorni, le sagome delle figure, anche ammesso che continuasse a valersene, per farne esplodere i brandelli come se al loro interno avesse insinuato una carica esplosiva, portandoli a espandersi nell’ambiente. Questa invasione dello spazio esterno era condotta da lui avvalendosi ancora di realizzazioni pittoriche su tela, o di modellazioni plastiche in gesso, poi fuse in bronzo, ma il capofila del movimento milanese...


Renato Barilli

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CARATTERISTICHE
EDITORIALI:

- Formato 168x240
- 128 pagine a 4 colori
- Brossura filo refe
- Copertina plastificata opaca
con alette


ISBN 978-88-96036-49-5
Euro 18,00